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Hubstract. L'innovazione nei beni culturali


Corriere Viterbo

Grazie a Francesco Corsi per aver raccontato Hubstract nelle pagine a cura di Unindustria per il Corriere di Viterbo del 26.11.2016

“Hubstract, in sostanza, è un network di professionisti che opera insieme in un’ottica di “conoscenza condivisa”, dove il connubio tra il settore umanistico e quello scientifico-tecnologico rappresenta un valore aggiunto in termini di crescita culturale e di incentivo allo sviluppo delle realtà produttive e artistiche“.

La startup utilizza soluzioni innovative per la valorizzazione del patrimonio artistico. Premiati a Unirete

Hubstract, l’innovazione nei beni culturali

Metti quattro persone con percorsi professionali diversi che per uno di quei giri che fa la vita si incontrano a Viterbo. Metti più d qualche idea innovativa, tanta tecnologia, parecchia voglia di fare e avrai trovato Hubstract, che già nel nome è tutto un programma composta come è da “hub” (nel significato che questo ha nel linguaggio aeroportuale, vale a dire più o meno “fulcro”, “centro”) e “stract” che richiama sia l’astratto che l’atto, l’azione. La società si occupa di comunicazione multimediale utilizzando vari media, da quelli tradizionali a quelli innovativi: fondata nel 2015, sviluppa e realizza prodotti e servizi per la comunicazione, la fruizione e la valorizzazione dei beni culturali attraverso l’uso, la sperimentazione e l’integrazione di tecnologie e linguaggi tradizionali e innovativi. Un esempio può essere il video mapping, vale a dire l’illuminazione attraverso giochi di luce di monumenti e chiese, per dare loro una nuova e diversa fruizione, di sicuro più moderna. O ancora, recentemente, per la rassegna di drammaturgia “Quartieri dell’Arte” hanno fatto interagire attori in carne e ossa sul palcoscenico con attori che, invece, erano già stati filmati e presenti quindi solo virtualmente, il tutto con un sapiente gioco di luci e video.

“Che facciamo? Giochiamo con immagini, luci e suoni, cercando di emozionare chi osserva le nostre creazioni: il visitatore in tal modo non è più soggetto passivo ma partecipa attivamente all’esperienza che sta vivendo. In buona sostanza progettiamo delle esperienze visive e sensoriali  e raccontiamo storie, creando contenuti e studiando il giusto mezzo per veicolarli”. A parlare è Stefano Fiori, pescarese – uno dei quattro soci che hanno dato vita alla start up – che spiega: “Lavoriamo per i musei, ai quali proponiamo una concezione moderna di fruizione, come abbiamo fatto per esempio per il museo dei Fori imperiali ai Mercati di Traiano, a Roma. Nostri clienti sono anche  le società, le fondazioni e in generale tutti quegli enti che abbiano un patrimonio da valorizzare”. “Da un po’ di tempo lavoravamo insieme – continua l’altro socio Luigi Vetrani – e ci siamo accorti che era nato un curriculum: quindi il successivo passo è stato naturale”. Oltre a Fiori e Vetrani, gli altri soci sono Silvia Belleggia e Benedetto Di Fazio, tutti con una competenza specifica: chi si occupa di video, chi si suoni e luci, chi di ricerche e logistica e comunicazione e chi di rendering. Vedere infatti un’installazione multimediale all’interno di un museo è facile, meno facile è arrivare a realizzare quel prodotto che richiede professionalità diverse. Hubstract, in sostanza, è un network di professionisti che opera insieme in un’ottica di “conoscenza condivisa”, dove il connubio tra il settore umanistico e quello scientifico-tecnologico rappresenta un valore aggiunto in termini di crescita culturale e di incentivo allo sviluppo delle realtà produttive e artistiche. “Lavorando insieme utilizziamo diversi punti di vista e magari qualcosa di buono combiniamo”, sorridono Fiori e Vetrani.

I quattro professionisti – artisti – imprenditori, tutti curiosamente originari non della Tuscia, con la loro start up hanno ricevuto il premio “Lazio Creativo 2015” e sono stati tra i finalisti del premio “Unirsi per l’impresa”, nell’ambito dell’edizione 2016 di Unirete, la kermesse di Unindustria svoltasi lo scorso giugno. La loro sede è allo Spazio Attivo di Viterbo, l’incubatore dedicato allo sviluppo dell’industria culturale del Lazio.