NUOVI MEDIA E DESIGN FOR ALL – un museo virtuale interamente accessibile
Dal 23 al 28 marzo 2020 il Festival prevedeva la realizzazione di un allestimento museale multimediale e interattivo presso la Sala Alessandrina dell’Ospedale Santo Spirito di Roma. Un allestimento con installazioni e opere multimediali e interattive con protagoniste le storie raccolte dalle interviste effettuate durante la ricerca sociale condotta dall’Associazione Fuori Contesto in collaborazione con il Municipio Roma I Centro nei centri del municipio vicini al mondo della disabilità. Poi, sono scattate le misure restrittive COVID-19 e l’allestimento non è stato realizzato. A questo blocco, abbiamo reagito con quello che ci viene meglio fare, rimettere tutto in discussione, tutto fuori posto.
Da casa tutti i giorni abbiamo immaginato. Artisti, tecnici, creativi, organizzatori, tutti, ci siamo messi all’opera, tenendo quell’unica traccia comune: le storie delle persone che abbiamo intervistato. A fine Maggio siamo andati online con il Museo Virtuale Fuoriposto, un raccoglitore digitale di storie. Le storie arrivate a noi con le interviste e gli incontri realizzati sono protagoniste e ispiratrici di video, installazioni e una pubblicazione digitale fruibile attraverso questo spazio virtuale.
Il Museo Virtuale Fuoriposto è un ambiente digitale immersivo che trasforma il limite fisico in un’opportunità di accesso inclusivo e creativo. Navigando al suo interno, il visitatore può esplorare una mappa interattiva. Ogni “stanza” corrisponde a un tema, una voce, un’esperienza legata al mondo della disabilità e dell’inclusione. Le storie raccolte diventano installazioni visive, cortometraggi, animazioni, suoni e testi.
Ogni contenuto è pensato per essere fruito in modo autonomo ma anche per dialogare con gli altri. In sintesi il percorso narrativo è plurale e accessibile. Il museo è un luogo vivo di riflessione, creatività e trasformazione, in cui le barriere architettoniche e culturali vengono simbolicamente abbattute. È uno spazio che continua ad arricchirsi, offrendo strumenti di ascolto e visione alternativi. Qui l’arte si fa voce delle differenze e testimonianza della forza delle relazioni umane.